A cura di Serena Coletti
Quest’estate avevamo incontrato un Bianco festoso, che finalmente aveva trovato una formazione con la quale salire sul palco provando “una vera e propria goduria”, in un concerto davvero simpatico. Ora però l’artista torinese ha intrapreso un nuovo tour, il “Tutto d’un fiato”, che in realtà sarà fiati e chitarra, insieme al trombettista Stefano Piri Colosimo, con la promessa di presentare le sue canzoni in una veste tutta nuova. Potevamo non andare a scoprire questa veste? La risposta ovviamente è no, quindi il 9/11 siamo stati alla tappa romana del tour, all’Angelo Mai.
L’impostazione particolare si nota già entrando, alla vista degli strumenti e dei microfoni che sono per terra, ai piedi del palco, e delle sedie che sono state disposte a semicerchio intorno allo spazio riservato ai musicisti, alle cui spalle è proiettata l’illustrazione realizzata da Elisa Tarantino per il tour. Si prevede quindi un’atmosfera più intima, che non viene delusa, ma Bianco ha il grande merito di non scadere in una banale revisione acustica delle sue canzoni.
Altra novità rispetto ai concerti della scorsa estate è l’inserimento in scaletta di canzoni tratte dall’album “Storia del Futuro”, per prima “La Strada tra la Terra e il Sole”. Poi Bianco riesce a fondere la fine di “Volume” con “Filastrocca sui Tetti di Ortigia”, in un passaggio che davvero dà l’idea del “tutto d’un fiato”. Sono molti però anche gli intervalli introduttivi, come quello in cui il cantante racconta la nascita di “La Notte Porta Conigli”, che offrono al suo compagno l’occasione di entrare sempre più nella scena grazie alla sua grande ironia. Arriva poi il momento in cui Bianco imbbraccia la chitarra elettrica, sulle note di “Jpg”, dando il via ad un momento della serata caratterizzato da ancora più originalità e sperimentazione. Alberto infatti gioca tantissimo con lo strumento, piegandosi in continuazione verso la pedaliera per imprimere al suono mille effetti diversi, alzando notevolmente il livello della serata. Parte così un dialogo tra lui e Stefano Piri Colosimo, un botta e risposta di soluzioni nuove e alternative, che arriva addirittura a vedere il trombettista suonare “Come una Tavola che Taglia l’Onda” con un flauto dolce.
Insomma, Bianco è riuscito a tenere lo stesso livello di leggerezza e divertimento dei suoi appuntamenti precedenti, aggiungendo quel tocco di magia, donando a questo concerto un fascino tutto suo, che vi farà passare in un attimo da una risata a rimanere a bocca aperta. Se siete tra gli abitanti delle città che ancora devono ospitare il cantante e la sua chioma biondo platino, il consiglio e quello di non farselo scappare.
Qui le prossime date:
23/11 Teatro Bloser, Genova
29/11 Spazio Teatro 89, Milano
19/01 Cinema Teatro Magda Olivero, Saluzzo
Leggi tutti i nostri articoli su Bianco
di +o- POP