Vi raccontiamo la serata berlinese di Alessio Bondì

A cura di Giuseppe Visco
(foto e video, fatti male, a cura di Sonia Golemme)

La serata del 16 gennaio all’Auster Club di Berlino è stata per Alessio Bondì un ritorno nella capitale tedesca – che lo aveva visto aprire il concerto di Max Gazzè in occasione del “compleanno di Adamo ed Eva” il 25 ottobre.

Il cantante palermitano si è presentato al pubblico accorso ad ascoltare le sue canzoni in dialetto siciliano – palermitano per la precisione – in un ambiente molto intimo ed accogliente, infatti la distanza fra palco e pubblico era non più di qualche spanna.

Nell’accogliente location dell’Auster, dal gusto un po’ retro della Berlino Ovest, Bondì ha portato con sé tutta la sua simpatia assieme al suo nuovo album “Nivuru” – del  quale ve ne abbiamo parlato qui – sfornando anche dal repertorio qualche canzone vecchia, ma tra le più amate, come “Di cu si”. L’atmosfera molto amichevole ha reso tutto il concerto una sorta di “suonata con gli amici” ove al centro si è posto Bondì con la sua chitarre e il gruppo dietro di lui, quasi come a lasciare il palco “ai dialoghi” intimi e personali dell’artista.


L’artista siciliano si conferma un cantastorie genuino ed apprezzato dal pubblico, anche fuori dai confini nazionali. La scelta di cantare in dialetto è un vero e proprio atto di coraggio, oltre che di quasi mistica devozione alla sua terra, in un momento particolare ove omologarsi alla massa porta al successo. Per leggere cosa pensa invece Alessio Bondì del suo dialetto vi rimandiamo al seguente link ove il cantautore ha risposto ad alcune domande: L’autenticità siciliana all’interno del panorama musicale italiano: Alessio Bondì.

 

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