Tutta l’energia della musica: intervista ai La Rua

A cura di: Sonia Golemme

Dal Pop al Nu-folk, dopo un 2017 ed un 2018 intensi, tra tour, duetti, colonne sonore per fiction tv e il Primo Maggio Roma, conclusosi poi con la finale di Sanremo Giovani che li ha visti arrivare sul podio, i La Rua sono ora al lavoro su nuovi brani. In attesa del tour estero ad aprile e quello che li porterà in giro per l’ Italia nel corso della prossima estate abbiamo fatto qualche domanda alla band per conoscerla meglio.

Da Ascoli Piceno alla conquista della musica italiana: qual è la storia dei La Rua?

Il progetto La Rua nasce nel 2009, con l’intento di unire il genere del nufolk con il cantautorato italiano. Sin dall’inizio, la dimensione nella quale ci troviamo più a nostro agio è quella del live e sin dalle produzioni di nuovi brani lavoriamo nell’ottica di creare qualcosa che possa sorprendere ed emozionare il pubblico anche durante un concerto. Nel tempo abbiamo vissuto molte e differenti esperienze, ma l’obiettivo principale è sempre rimasto quello.

Parte della vostra carriera passa attraverso la partecipazione ad alcuni show televisivi. Eppure, per attitudine ed esperienze, sembrate avere ben poco a che fare con certe realtà mediatiche. Come sono nate le vostre esperienze in tv e come le avete vissute?

Come scritto proprio sopra, lo nostra l’attitudine, persino in show televisivi dove la priorità viene data all’immagine, è sempre rimasta quella di far arrivare prima di tutto la componente live e la nostra musica. A volte è stata una decisione che è andata a nostro svantaggio in determinati ambiti, ma ne andiamo fieri.

Quanto ha contato Elisa nella vostra partita per segnare la rete definitiva e quanto conta ancora?

Elisa è un’artista come pochi. Ha una cultura musicale immensa e, ad Amici, possiamo dire di aver fatto lo “switch” quando abbiamo cominciato a lavorare sui brani con lei. Lavora senza sosta finché la quadratura del cerchio in un brano e l’incontro con lei per noi è stato fondamentale e molto importante anche una volta usciti dal talent.

Avete realizzato quello che penso sia uno dei sogni segreti di tutti i musicisti della nostra generazione: fare un duetto con Cristina D’Avena. Come è nata questa opportunità e quanto vi siete divertiti?

Non ce lo spieghiamo neanche noi. Semplicemente una sera il telefono è squillato ed era Cristina D’Avena che voleva il nostro sound con il banjo, i timpani e i cori su uno dei suoi successi. È stata una bella prova per noi, ma lei è rimasta entusiasta del nostro lavoro già dal primo provino che gli abbiamo girato.

La vostra musica pur evolvendo di continuo non perde l’energia e la freschezza degli esordi. Quali sono stati e sono i vostri punti di riferimento musicali?

Inizialmente ci siamo ispirati al nu-folk che nei primi anni del nostro progetto spopolava già in tutta Europa. Nel tempo abbiamo voluto poi sperimentare e “sporcare” questo sound acustico con l’elettronica, non perdendo l’energia e la centralità dei messaggi che vogliamo trasmettere.

Suonate tanto dal vivo e, vedendovi sul palco, sembra sia la situazione che più vi si addice. Avete suonato su palchi prestigiosi come quello del Primo Maggio: che esperienza è quella di poter suonare davanti a decine di migliaia di persone?

Per noi, probabilmente la migliore esperienza live che un musicista possa desiderare. Non hai filtri su quel palco: hai davanti a te una folla pronta ad ascoltare cosa hai da comunicare. Sta a te poi lasciare il segno e conquistarla.

Come vanno le registrazioni delle canzoni del nuovo disco? Cosa ci dobbiamo aspettare dai nuovi brani?

I brani sono tutti chiusi e pronti per uscire. Nel disco che uscirà non abbiamo avuto porci paletti e sperimentale, pur mantenendo i nostri elementi caratteristici.

In attesa di un vostro nuovo lavoro dove potremo ascoltarvi live nei prossimi tempi?

A breve partiremo per il Sanremo Giovani World Tour, organizzato dalla Rai per i primi 6 artisti classificati a Sanremo Giovani 2018. Saremo via per una ventina di giorni e toccheremo città come Tunisi, Tokio, Sidney, Buenos Aires, Toronto, Barcellona e Bruxelles. Dopo questa incredibile esperienza torneremo per portare il nostro live in tutta Italia: pubblicheremo tutte le date molto presto sui nostri social.

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