“MK30 – Best & Beautiful e “MK30 – Cover & Rarities”: Marlene è la migliore

A cura di: Renata Rossi

 

 

Tracklist BEST & BEAUTIFUL (Cofanetto triplo CD)
Best Vol.1

1.Festa mesta
2.Sonica
3.Nuotando nell’aria
4.Lieve
5.Retrattile
6.Ape regina
7.L’esangue Deborah
8.L’odio migliore
9.Infinità
10.Ineluttabile
11.Canzone di oggi
12.La canzone che scrivo per te
13.serrande alzate
14.Notte
15.Ci siamo amati
16.Schiele, lei, me

Best Vol. 2
1.Bellezza
2.Poeti
3.La lira di Narciso
4.Abbracciami
5.Musa
6.uno
7.Io e me
8.Paolo anima salva
9.L’artista
10.canzone per un figlio
11.Il genio (l’importanza di essere Oscar Wilde)
12.Osja amore mio
13.Nella tua luce
14.

Beautiful, Vol. 3
1.Pow pow pow
2.Tarantino
3.In your eyes
4.Single too
5.Fatiche
6.White rabbit
7.Suzuki
8.What’s my name
9.Giorgio
10.Gorilla
11.Flowers
12.I can play and I don’t want to

COVERS & RARITIES (Doppio vinile)
Covers, Vol. 1
LATO A

1.Karma police
2.Impressioni di settembre
3.Monnalisa
4.Alle prese con una verde milonga

LATO B
1.Bella ciao
2.La Libertà
3.Non gioco più
4.Siberia
5.White rabbit

Rarities, Vol. 2

LATO A

1.A fior di pelle
2.Hanno crocifisso Giovanni
3.Aurora
4.Cometa

LATO B
1.Sotto la luna
2.Il pregiudizio
3.Canzone in prigione
4.Pensa

 

Nel 1989 inizia la storia di una delle rock band italiane più importanti e longeve: i Marlene Kuntz. Da allora il trio di Cuneo non si è mai fermato inseguendo sempre il proprio istinto, la propria voglia di raccontarsi e di sperimentare. I Marlene sono riusciti ad andare sempre andati avanti per la loro strada in maniera sincera e genuina, e a creare un sound unico capace di unire rock graffiante, chitarre distorte a melodie e lirismo. Con i primi tre album sono stati capaci di esprimere l’ansia e il disagio adolescenziale anni ’90, sono poi cresciuti aprendosi alla melodia e ad atmosfere più rarefatte, ad un rock cantautorale colto e anche al pop, senza mai snaturarsi e sempre alla ricerca di idee nuove e stimoli. Godano, cantante e leader della band, sin dagli esordi si mostra un poeta moderno, capace di sintetizzare in versi sentimenti controversi e sofferti, difficoltà di affrontare se stessi e gli altri, conflitti interiori che appartengono a tutti, regalando versi che diventano slogan, frasi che si fissano per sempre nella mente dei fan. L’uso che  fa delle parole, i termini desueti, l’uso di figure retoriche che rendono al meglio immagini e sensazioni e regalano alla storia del rock qualcosa di unico che mancava. Negli anni pubblico e critica, i “critichini” godaniani, non sempre apprezzeranno le scelte della camaleontica Marlene, che pure sceglie di continuare per la sua strada, con Senza Peso e Bianco Sporco, geniali e ambigui sin dal titolo che non fanno altro che spingere sempre sulla doppia anima Marlenica che sporca e graffia la poesia, spinge verso l’emotività e cattura i sensi.

 

 

E arriviamo al 2019, a marzo sulla pagina Facebook dei nostri esce questa scritta, degna di uno slogan marlenico ai tempi di Catartica o vicino forse a qualcheformula di fisica…

30 : 20 : 10 MK² TOUR

Questa strana scritta è invece la presentazione al tour dei Marlene Kuntz che festeggiano, con un doppio live in 10 città (cui si è poi aggiunta Taranto) i 30 anni di attività e i 20 del loro terzo album “Ho Ucciso Paranoia”. Quale miglior modo di festeggiare se non quello di una nuova uscita discografica: il 28 giugno sarà pubblicata, per Ala Bianca Records, una vera e propria antologia marlenica, “MK30”, composta dal cofanetto (triplo CD) “Best & Beautiful” e dal doppio vinile “Covers & Rarities”.

Non dev’essere certamente stato semplice scegliere i pezzi dai loro album, ma il best è senz’altro una buona sintesi della discografia marlenica. Molti fan si saranno innamorati sia dell’ardore e della rabbia di “Festa mesta”, “Sonica”, “Ape regina”, che delle struggenti ballate emozionali di “Nuotando nell’aria”, “Lieve”, “La lira di Narciso”; la commozione delle parole di “Serrande alzate” o “Canzone per un figlio” saranno impresse nella mente di tanti, così come l’alto lirismo di “Ineluttabile” o di “Infinità”. L’ispirazione marlenica sintetizzata in “Nella tua luce”, “Il genio” e soprattutto “Osja amore mio” ispirata allo scrittore russo Osip Mandelshtam o la title track “Lunga attesa” avranno probabilmente emozionato e scosso gli animi dei fan più giovani che hanno scoperto i Marlene coi loro ultimi due album.

Ma le sorprese vengono dalle COVERS & RARITIES, davvero delle gemme preziose per chi ama i Marlene e una piacevole scoperta per chi si mette ad ascoltarli per la prima volta. I Marlene non scrivono di politica in senso stretto ma decidono comunque di impegnarsi, di essere parte di qualcosa e decidere liberamente da che parte stare, di usare il microfono per dar voce alle emozioni. Ecco come nasce allora l’idea di inserire nell’album tra le RARITIES “Hanno crocifisso Giovanni” (testo ella poetessa marchigiana Lea Ferrante) che uscì per la compilation del Consorzo Produttori Indipendenti nel ’95 in occasione del 25 aprile. Ecco ancora l’idea di proporre tra le COVER una versione personale di “Bella ciao”, uscita proprio nei giorni scorsi, in risposta a una certa paura per la deriva razzista e fascista dell’odierna politica italiana. E mentre la cover di “Impressioni di settembre” dei PFM è tra le più conosciute e suonate anche durante i live dei nostri, lo stesso non si può dire di “La libertà” di Giorgio Gaber o di “Non gioco più” di Mina. A uno dei cantautori italiani più controversi e folli, Ivan Graziani, fu dedicato un album di cover cui presero parte i Marlene con la loro rivisitazione di “Monnalisa”. “Siberia” è un altro gran pezzo, poetico e struggente, questa volta dei fiorentini Diaframma, ed è davvero notevole la loro “marlenizzazione” del pezzo.

E se qualcuno si fosse dimenticato di “Sotto la luna”, primo brano estratto da Pansonica, ep uscito per celebrare il ventennale di Catartica, eccolo qui riproposto. A voi invece la scelta di decidere se vi piace l’idea di “profanare” nientepopodimeno che Karma police dei RADIOHEAD…

Il periodo probabilmente più “divertente” dell’epoca marleniana è stato la parentesi del progetto BEAUTIFUL dei nostri tre moschettieri che insieme Gianni Maroccolo, da sempre vicino ai Marlene, si uniscono al dj e produttore Howie B: il risultato è davvero interessante con sperimentazioni elettroniche e dance sporcate dalle “spore” marleniche. Per chi ne avesse perso traccia o in quell’anno  lì (2010) se li fosse persi, eccoli qui in tutto il loro splendore.

Vi riproponiamo le date del tour del trentennale, ricordando a chi in questi trent’anni non li avesse mai visti dal vivo che i Marlene sono una vera e propria macchina da guerra ancora oggi, nonostante i trent’anni di carriera. E il live sarà inoltre un doppio, doppio come l’anima dei Marlene: dolce e appassionata, melodiosa ed elettrica, luminosa e cupa. Festeggeranno insieme al loro pubblico i trent’anni di carriera e i venti di “Ho Ucciso Paranoia”.

Quello che vi consigliamo e di andarli a sentire, magari con il loro cofanetto nello zaino!

 

MARLENE KUNTZ – TOUR del Trentennale

11.07 Parma, Parma Music Park

12.07 Roma, Teatro Romano di Ostia Antica

14.07 Firenze, Cavea del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

16.07 Nichelino (To), Stupinigi Sonic Park

18.07 Milano, Carroponte

19.07 Udine, Castello

20.07 Villafranca (Vr), Castello Scaligero

22.07 Bologna, Botanique

24.07 Pescara, Teatro Gabriele d’Annunzio

26.07 Ragusa, Castello di Donna Fugata

18.8 Grottaglie (Ta), Cinzella Festival