Facendo casino ne “La Stanza di Ilaria”

a cura di Massimiliano (Max) Orrico

 

Un sabato sera, un compleanno da festeggiare, un’amica da ricordare, questi sono i tre ingredienti fondamentali di una serata riuscitissima. 

Sabato 28 di dicembre, una sera in mezzo alle feste natalizie, come si fa da qualche anno, a Cosenza, l’associazione “La Stanza di Ilaria” con un evento che ha coniugato arte, divertimento e solidarietà, ha voluto ricordare Ilaria Anselmo, giovane artista che, partendo da Cosenza, approdò in quel di Firenze scrivendo e illustrando disegni e dipinti, lasciati in gran numero. 

Ilaria Anselmo nell’estate del 2015 scomparve  all’ancor tenera età di 29 anni, scompare nel corpo ma non nel ricordo delle amiche e amici che decidono di festeggiare il suo compleanno, ogni dicembre, portando avanti attività collaterali sempre nell’intento di promuovere l’arte di Ilaria e di tanti altri giovani in Italia e nel mondo. 

Ma torniamo a sabato, un sabato d’altri tempi a Cosenza, al Beat, storico pub che ha visto crescere diverse generazioni, sin dal 1995, e dove insieme ad altri ragazzi la stessa Ilaria ha passato tante belle serate in compagnia. 

Una bella serata in compagnia è stata quella del 28 dicembre nel locale che dà su un ancora bellissima Piazza Duomo di Cosenza, animata da tanti chiamati a raccolta da Mariza, Letizia, Roberto, Alessia, che, insieme alla mamma di Ilaria, sono i soci fondatori dell’associazione. 

Salutandoci tutti con allegria, ed esibendo il ticket, a poco a poco entriamo accompagnati dalla selezione di Maddalena Santostefano a.k.a. FIMMINAZZE direttamente dalle domenica mattina di Radio Ciroma.

I bicchieri cominciano a girare tra i moltissimi convenuti, si chiacchiera in armonia, quando arriva il momento in cui Mariza Righetti, presidentessa de La Stanza di Ilaria, prende il microfono e saluta chi ha scelto di passare la serata con noi. “La stanza di Ilaria” poesia declamata da Roberto Giacomantonio, col suo “Bastava”, incipit di ogni strofa, incanta le persone. Tra gli interventi anche quello delle attiviste del Centro Antiviolenza “Roberta Lanzino”, centro a cui è destinato parte del costo del biglietto. 

A chiudere, le parole di Carla Monteforte, che, esprimendo la sua contentezza nell’esser stata chiamata presenta chi con la sua voce, parole e musica da lì a poco avrebbe accompagnato un altro pezzo di serata, sul palco … Cimini

Il giovane cantautore,originario di San Lucido, piccolo centro della costa tirrenica cosentina, formatosi a Bologna, ritorna a Cosenza portando le sue canzoni nella stanza di Ilaria che per l’occasione prende le sembianze del Beat.

E tra le sue canzoni ed una “sfiorivano le viole” di Rino Gaetano ad un tratto un ritornello sembra disegnare la serata:

“E adesso che è sabato sera vuoi ballare su un pianeta

Sta’ tranquilla che non ci vedrà nessuno tra le luci provocate da esplosioni, meteoriti e scie di gas”

il titolo è proprio Sabato sera, come quello che sto raccontando. 

Prima dell’esibizione del buon Federico, Bologna si era già sentita annunciando il vincitore della quarta edizione del concorso DiSognando Ilaria, concorso fotografico a cui hanno partecipato in tantissimi da tutta Italia e anche oltre, il vincitore dicevamo proviene proprio dal capoluogo emiliano-romagnolo e porta il nome di Simone Bianchi. 

Dopo le canzoni tra piano e chitarra di Cimini, ecco alla consolle la Mujina Crew: a suon di reggae, black Music ed hip hop la gente si smuove ballando fino a quando non è esausta, mentre la notte asciuga l’alcol in corpo. 

Questa è solo la mia versione di come le amiche e gli amici di Ilaria un sabato sera sotto Natale siano riusciti ancora una volta a far casino nella sua stanza. 

 

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