[Recensione] A cena dai Kjümmo

 

A cura di Giuseppe Visco

 

Kjümmo

Duff Records

Tracklist: 

  1. Assassination
  2. Baby LaVon 
  3. Petty Rabbit Eyes 
  4. Cherryless

 

No, non state sfogliano il catalogo dell’Ikea. Bensì quello di cui avete bisogno per ravvivare questo repulsivo e tedioso – per citare Elsa Morante in L’Isola di Arturo – venerdì.

In uscita oggi per Duff Records, l’EP dei  Kjümmo. Quattro tracce, di una carica fuori dal normale: come quel rasante per i muri che si utilizza prima di dipingere le pareti. Non più di una pausa sigaretta, 10 minuti e 25 secondi in cui il vostro caffè in ufficio diventerà la cosa più eccitante della giornata, se sorseggiato ascoltando questo EP.

Dopo l’antipasto offerto con con la cover dei Kyuss Fatso Forgotso Phase II (Flip The Phase) e l’entrèe che ha anticipato il lavoro con i primi due brani  “Baby LaVon” e  “Baby LaVon” è il momento di gustarvi la vostra cena completa. Buon appetito.

La formazione è la seguente: in difesa Aldo D’Orrico (Al The Coordinator, Muleskinner Boys),  sulla trequarti Anthony W. Calabrese (N.I.A. Punx, The Blatters) e in attacco Francesco De Napoli (La Fine, The Malgioglios). Vengono tutti e tre dai Miss Fräulein.

Se vi state chiedendo chi è il portiere, beh, non c’è. Una squadra del genere gioca all’attacco, rischiando il tutto per tutto.

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