[Recensione] Il viaggio nelle liriche della Dickinson degli Anaïs

a cura di: Antonio Bastanza

Anaïs

“Emily Dickinson (because I could not stop for death)”
Viceversa Records – 1Q84 Tapes – The Orchard

 

TRACKLIST
01 – Good morning midnight
02 – I am nobody
03 – Sunday all the time
04 – We grow
05 – Wild nights
06 – I felt a funeral
07 – Love
08 – She dealt
09 – I found the words
10 – After great pain
11 – Much madness

La scelta di musicare i versi di Emily Dickinson, uno dei più grandi poeti di ogni tempo, è tanto ambiziosa quanto rischiosa, il rischio di scottarsi col fuoco enorme. Va dato atto a Franco Zaio e i suoi Anaïs di esser riusciti non solo a render merito a versi immortali, ispirati da una sensibilità personale senza pari, ma anche di esser riusciti a costruire una cornice sonora che esalta le liriche della poetesa americana, senza timore reverenziale eppure con un rispetto, in maniera così efficace che solo un amore sconfinato per la produzione letteraria della Dickinson può consentire.

E’dagli anni ’90 che gli Anaïs sono legati alle poesie di Emily Dickinson: molte sanno essere per noi così profonde, magiche, inquietanti e attuali; seppure per scelta, la Dickinson fu una precorritrice del lockdown e del modo di viverlo creativamente.
Feci una canzone di “Good Morning Midnight” nel 1997, durante una notte insonne, comparì sul disco dei Sybil (gruppo di culto da cui discendono gli Anaïs) e da allora ha sempre riscosso un grande successo.

Gli Anaïs hanno tradotto in musica la modernità dell’ opera poetica Dickinsoniana, l’esaltazione della natura, dell’amore, vissuto come esperienza intima e platonica, e della morte, sentita con forte afflato spirituale e per certi versi quasi mistico.
Emily Dickinson” è, coerentemente alla figura della poetessa del Massachusetts, un album dai suoni sospesi e intensi, semplice, minimale, privo di barocchismi, e proprio per questo potente ed elegiaco, impreziosito dalla voce di Francesca Pongiluppi aka Vera Vittoria Rossa che veste le liriche di una melodia eterea e avvolgente.

Poiché non potevo fermarmi per la Morte –
Lei gentilmente si fermò per me –
La Carrozza non portava che Noi Due –
E l’Immortalità

A dimostrazione che il lavoro degli Anaïs sia stato ben accolto anche tra i fedelissimi della Dickinson, il video del singolo “I Am Nobody” è stato scelto dall’Emily Dickinson Museum di Amherst per aprire le celebrazioni del 190mo anniversario dalla nascita della Poetessa.

 

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