[Recensione] “Grilli”: l’album d’esordio del cantautore milanese Lou Mornero

© Giovanni Verdicchio

LOU MORNERO

“Grilli”
(Cabezon records)

 

A cura di Renata Rossi

TRACKLIST

01)GRILLI
02)LA COSA VUOTA
03)DUE
04)AQUARIO
05)HAPPY BIRTHDAYSONGWRITERfeat. Paolo Saporiti
06)CARO MIO
07)PICCOLO TORMENTO
08)OUVERTURE

 

Il 22 gennaio, a quattro anni di distanza dall’Ep di debutto, è stato pubblicato “Grilli” il primo album del cantautore milanese Lou Mornero. Ad Andrea Mottadelli il compito di crearne gli arrangiamenti e curare l’intera produzione.

Tra i due musicisti è nato un legame speciale, un’affinità lavorativa in cui le due anime sono riuscite a fondersi nell’opera che si è trasformata in un vero e proprio disco a quattro mani.
Se il precedente lavoro aveva una produzione più minimale, qui i suoni e gli arrangiamenti sono studiati, elaborati, maturi. L’anima cantautorale più classica di Mornero si mescola ai suoni più moderni ed elettrici di Mottadelli creando atmosfere variegate, aggiungendo colori ed emozioni, spaziando liberamente tra i generi musicali.

Nel disco si percepisce la curiosità di Mornero, gli ascolti e le aspirazioni artistiche, l’approccio spontaneo ai suoni, lo studio dei dettagli.
Il disco è una sorta di viaggio che parte dalla traccia più evocativa, la title track “Grilli”, brano strumentale che apre ai ritmi de “La cosa vuota”. “Due” e “Aquario”, aggiungono un tocco di modernità ai suoni folk che li accompagnano. Il viaggio musicale continua fino a “Piccolo tormento” che tinge di America e di blues le atmosfere dell’album, fino alla coda strumentale di “Ouverture”, un peregrinare imprevedibile che regala atmosfere sognanti e percezioni alterate e psichedeliche.

“Grilli” rappresenta il giusto benvenuto nella musica e nel mondo di Lou Mornero in cui ritmi tribali ed evocativi spingono oltre la mente mentre i testi parlano di vita, di coraggio, di capacità di riuscire ad affrontare le situazioni come si presentano ai nostri occhi.

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