[SINGOLARMENTE] “Citrosodina” di Plastica feat. La ragazza dello Sputnik

© Valentina Zanoni

 

Piuomenopop per scelta editoriale non ha mai pubblicato contenuti su singoli. Ci siamo resi conto negli ultimi tempi che il momento particolare porta il mondo della musica a reinventarsi e a proporre diversamente i suoi contenuti…così abbiamo fatto anche noi 🙂
È per questo che nasce la rubrica SINGOLARMENTE, che non parla di album e live (e della seconda sappiamo perchè), ma delle piccole gocce che i vari artisti stanno rilasciando nel mare magnum della musica: i singoli.

Citrosodina nasce dalla collaborazione tra due progetti: La Ragazza dello Sputnik (voce e penna) e PLASTICA (produzione), entrambi veronesi.
Citrosodina” è la metafora di se stessa: l’obiettivo è raccontare il bisogno di digerire e allontanare una sensazione di pesantezza. In questo caso la citrosodina ci aiuta a digerire momenti duri, persone e commenti. È come digerire noi stessi e i nostri eccessivi pensieri, per una volta, facendoceli scivolare addosso.
La produzione si muove in spazi stretti, ma ricchi, lasciando lo spazio necessario per digerire i concetti e le parole di Valentina.

Qui una mini intervista a Matilde/PLASTICA, Valentina/La ragazza dello Sputnik

 

Da dove nasce la scelta di pubblicare un singolo in un momento così delicato dove non si può suonare dal vivo?

Matilde: Questa scelta nasce dalla necessità di sfruttare al meglio il quasi unico canale rimasto nell’ultimo periodo per comunicare la nostra arte e farci sentire: internet. Sappiamo tutti che la musica ascoltata da un dispositivo non equiparerà mai quella live, ma credo sia giusto cercare di sfruttare al meglio tutti i canali a nostra disposizione. Conosco ormai molti artisti che propongono la loro arte/musica online senza mai esporsi su un palco, siamo nel 2021 e, dal mio punto di vista, tutto è lecito in questo campo.

Valentina: Ho pubblicato il mio primo disco a gennaio, dopo un anno di lavoro e dopo molta attesa e ricerca interiore per capire quello che volevo e potevo dare come artista, uscire con questo singolo in feat. con Plastica è stato un’esigenza ulteriore di dare spazio ad un brano pronto da un po’ e al quale sono molto legata. Certo, l’idea che la musica live abbia attraversato un periodo difficile e che ci vorrà del tempo per tornare a pieno regime un po’ mi spaventa, ma la musica nasce da una necessità di espressione e credo che a volte servano anche queste scelte per ricordarci e ricordare l’importanza che l’arte ha nelle nostre vite.

Raccontaci un po’ di questo brano, quali sono le tematiche che lo hanno ispirato? 

Valentina: Citrosodina è un brano che ho scritto in un momento particolare, ero molto stanca fisicamente, tutto mi pesava e bruciava proprio come un pasto indigesto. Avevo più che altro bisogno di digerire me stessa ed il mio continuo giustificare quello che mi rendeva così appesantita. Ecco perché è nato questo pezzo, avevo bisogno di alleggerirmi e di acquisire forza e visto che non esiste la Citrosodina per i pensieri ho provato a crearla attraverso una canzone.

Come è stato il lavoro di produzione in questo periodo? Avete dovuto lavorare da remoto? 

Matilde: Abbiamo per forza di cose lavorato da remoto, anche se devo dire che anche per Citrosodina, che ad esempio è nata ancora prima del primo lockdown, abbiamo comunque adottato questo metodo, essendo Valentina a Verona ed io a Milano. Ribadendo il concetto, penso che internet offra tantissime possibilità, conoscenze ed opportunità, soprattutto in un periodo come questo. Pensando a come si faceva musica anche solo qualche decennio fa, tutto ciò è incredibile e molto spesso dato per scontato.

Questo brano anticipa qualcosa? Uscirà anche un album nel prossimo futuro?

Matilde: Non stiamo pensando ad un album insieme, ma un altro brano magari sì! Io personalmente sto lavorando al mio EP oltre che ad altre produzioni per vari artisti.

Valentina: Collaborare ancora con Matilde è sicuramente nelle mie idee, anche se non c’è un album insieme in programma. Per quanto riguarda il mio progetto, continuo a lavorarci e spero di avere presto novità.

Cosa possono fare i tuoi ascoltatori per supportarti in questo periodo complicato?

Matilde: È molto importante, ora che si può, supportare gli artisti andandoli a sentire ai loro concerti, ma anche comprando la loro musica o semplicemente interessarsi e appassionarsi a ciò che propongono. Il tempo dedicato all’arte non è mai sprecato!

Valentina: Penso che Matilde abbia già detto tutto, l’arte richiede sopratutto tempo ed interesse e già quelli sono un buon punto di partenza per sostenere gli artisti.

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