[Recensione] Cari Fottutissimi Amici: al Luna Park dei The Zen Circus

a cura di: Antonio Bastanza

THE ZEN CIRCUS

CARI FOTTUTISSIMI AMICI

(Capitol/Universal)

 

TRACKLIST

01 OK BOOMER (feat. Brunori Sas)
02 VOGLIO INVECCHIARE MALE (feat. Management)
03 FIGLI DELLA GUERRA (feat. Speranza)
04 RAGAZZA DI CARTA (feat. Luca Carboni)
05 CARO FOTTUTISSIMO AMICO (feat. Motta)
06 IL DIAVOLO È UN BAMBINO (feat. Emma Nolde)
07 JOHNNY (feat. Fast Animals and Slow Kids)
08 118 (feat. Claudio Santamaria)
09 MERAVIGLIOSA (feat. Ditonellapiaga)
10 SALUT LES COPAINS (feat. Musica da Cucina)

 

20 anni di carriera e oltre, degnamente santificati con 12 dischi e la voglia, immutata e immutabile, di divertirsi e coinvolgere ogni volta che si sale sul palco.

Lo spirito degli Zen Circus, libero, schietto e solare come le loro canzoni, la coerenza umana prima ancora che artistica di un progetto che non corre dietro le mode sono il vero marchio di fabbrica di una delle band più amate del panorama rock italico, di quei 3 tipi (più due, ) che partendo dalla strada hanno a loro modo segnato la storia della musica indipendente italiana.

Se, quindi, vi meravigliate a sapere che per la prima volta negli oltre 20 di attività, la band dà alle stampe un disco di duetti su canzoni inedite realizzate per l’occasione, vuol dire che non sapete con chi avete a che fare.
Appino, Karim Qqru e Ufo, assieme ai sodali Francesco “Maestro” Pellegrini e Fabrizio “Geometra” Pagni, hanno costruito una rete di amicizie e di rapporti umani con i colleghi che è da pochi, specie in un ambiente ultracompetitivo com’è quello della musica.
Cari Fottutissimi Amici è, in primo luogo, proprio il racconto di tante giornate passate a star bene tra gli strumenti e gli ampli, con spontaneità e immediatezza e proprio per questo è uno specchio fedele della loro carriera.
10 brani per 10 collaborazioni per 10 momenti totalmente Zen Circus: il totale è una festa di musica, ironia dissacrante, malinconia, sorrisi a mezza bocca e risate sguaiate.
Cari fottutissimo amici è un disco istintivo e viscerale ma anche un lavoro in cui la sinergia tra ospiti e padroni di casa è totale e perfetta: riconosci subito che si tratta di brani dei Circo Zen ma ti accorgi ben presto che ogni collaborazione arricchisce le canzoni di una nota diversa e ben definita.

Non potevano mancare il fratello di sempre Motta così come i figliocci Fast Animals and Slow Kids, nei due brani forse più centrati della tracklist. Ben riusciti i featuring di Ditonellapiaga e Tommaso Colliva in ” Meravigliosa” e del rapper italofrancese Speranza in “Figli Della Guerra“.

Piacevolmente sorprendente la collaborazione con Luca Carboni, che pur essendo uno dei padri putativi della prima ondata dell’indie italico di inizio millennio, poteva essere difficilmente accostabile ai brani dgli Zen: ne vien fuori “Ragazza di carta“, uno dei brani più ispirati di tutto il disco col suo mood malinconico e amaro. Non altrettanto si può dir lo stesso per le collaborazioni con Brunori, uno degli amici di sempre, e Claudio Santamaria. Se in 118 la presenza dell’attore romano è un po’ tirata per i capelli, Ok Boomer è un brano, opinione strettamente personale, inspiegabilmente banale, infarcito di un bel po’ di luoghi comuni (dai, davvero I giovani di oggi saranno gli adulti di domani e ripeteranno le stesse cose che diciamo noi a loro? Chi ci avrebbe mai pensato…).
Vera perla del disco è invece la collaborazione con Emma Nolde in Il diavolo è un Bambino in cui Appino e soci si allontanano dalla loro comfort zone artistica planando nei pressi del songwriting caldo e moderno della giovane Toscana.

Un disco/luna Park insomma, come l’hanno definito gli stessi Zen:

Cari Fottutissimi Amici è un disco in libertà. Libertà di passare dal crossover al pop, dall’ambient al rock, dalla psichedelia all’elettronica, Il tutto mano nella mano ad amici di vecchia data ed artisti che ci hanno appassionato nel tempo più o meno recente. Questo disco è una giostra, un tagadà, un autoscontro. Qualcuno si divertirà da matti, qualcun’altro si sentirà male, altri non saliranno su alcune giostre, ma noi – veri e propri giostrai – amiamo questo luna park.

 

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