[Live Report] Be Alternative Festival: natura incontaminata e buona musica in un mix vincente

Non si parla d’altro che di Festival musicali in questa estate 2023. Ora che tutto è tornato “normale” non c’è che l’imbarazzo della scelta in giro per l’Italia: si può decidere di scegliere la grande band internazionale super quotata, e, mani al portafoglio, dopo ore di fila e gran caldo, essere finalmente liberi fare a gara a chi si spara più selfie e storie per dire “io c’ero”. Si può optare per i Festival storici, così non si sbaglia sicuramente o per quelli più vicini a casa propria per cercare di spingere le organizzazioni locali. Sempre valida è l’opzione “stalker”, vale a dire seguire su e giù per lo Stivale il proprio musicista/band del cuore, o, perché no, partecipare ad un festival “minore” che assomigli  più ad una sagra di paese che ad altro, dove la musica passa in secondo piano, e l’allegria e il buon cibo sono i veri protagonisti.

Poi esiste il Be Alternative Festival.

Un luogo dell’anima, non un semplice Festival, dove bellezza, natura incontaminata, pace e buona musica vengono messi tutti sullo stesso piano.

29/30 luglio CHIESETTA DI SAN LORENZO Camigliatello Silano

Il Festival si svolge in un posto unico, magico, in cui esplode in tutto il suo splendore il fascino di una terra, la Calabria, spesso non valorizzato, non capito proprio dagli stessi abitanti. A pochi passi dal Parco Nazionale e da Camigliatello Silano c’è una piccola chiesetta in legno, la chiesa di San Lorenzo. Arrivati lì, dopo aver percorso un breve tratto di strada sterrata, si viene rapiti da uno spettacolo unico, perchè la chiesetta è immersa totalmente nel verde e nella pace del bosco silano, e alle sue spalle si può ammirare lo splendido panorama del Lago Cecita e della montagne.
Cosa c’è di più bello se non unire a questa magnificenza (sfido chiunque a restare indifferenti ad un luogo simile) l’energia unica della musica?
Ecco, Be Alternative Festival parte da questi presupposti e vince e convince ogni anno di più. Basta guardare i volti e i sorrisi di chi partecipa, di chi si allontana almeno per un weekend dalla calura della propria città, dall’afa che sembra calpestare le vite di ciascuno nei giorni più caldi dell’estate.

Sabato è toccato all’energia esplosiva dei Nu Genea farsi breccia nei cuori dei tanti accorsi a seguirli. Un’energia fatta di suoni esplosivi, sperimentazioni senza fine, ipnosi, estasi. Una band in cui la napoletanità e il colore mediterraneo si fondono con l’afrobeat, il funk, la disco-music, in cui è uno solo l’imperativo, quello di divertire e di divertirsi. Stessa voglia di esplosione in musica esce fuori dal live dei Tangram, che convince i numerosissimi presenti.

E se la giornata del sabato è quella dedicata ai giovanissimi, perché un progetto così coinvolgente, ma nato comunque da meno di dieci anni, non può certo essere sfuggito alle orecchie dei ventenni, domenica è il turno dei trenta/quarantenni, delle famiglie, del cantautorato pop e di artisti che si sono affermati alla fine degli anni ’90. A chiudere la due giorni Silana, dopo l’intimo live della giovanissima Emma Nolde tocca infatti a Dente e Baustelle.
La cantautrice, quasi commossa dalla bellezza del luogo che la circonda, mette a nudo tutta la vulnerabilità e la verità dei suoi brani intimi. Dormi, il suo ultimo lavoro, spinto anche dalla ricerca sonora della produzione di Motta, convince il suo pubblico, col quale scambierà chiacchiere ed emozioni una volta concluso il suo live.

Subito dopo tocca a Dente e alla sua proverbiale ironia e simpatia intrattenere il pubblico silano. Il cantautore fidentino appare al solito leggero, scanzonato, ironico, così come le sue canzoni che in maniera sghemba e fuori dal comune, parlano della precarietà dei sentimenti umani, e trasportano lungo un viaggio, quello della vita, che, se pur amaro e malinconico, vale la pena affrontare. La scaletta vuole presentare l’ultimo album, “Hotel Souvenir”, uscito ad aprile di quest’anno, ma pesca anche tra i successi più amati dal pubblico. Ecco allora che trovano spazio nel live A me piace lei, Buon appetito, Baby building, Saldati e soprattutto Vieni a Vivere, che, al solito, chiude con disincanto e un tocco di magia, il live del cantautore.

Tocca quindi ai Baustelle, al trio formato da Bianconi, Bastreghi, Brasini, accompagnati dalla loro live band, suonare nelle ore più belle del pomeriggio silano: quelle in cui la luce cambia, donando nuovi colori al paesaggio circostante e preparandosi al tramonto splendido sul lago Cecita. Inutile dire che anche Bianconi si mostra emozionato e felice di esibirsi in posto così. Il live è l’occasione giusta per presentare innanzitutto il nuovo album della band, Elvis, e il cantante sul palco esprime un desiderio, quello che lo spirito dell’icona statunitense possa impossessarsi del pubblico. Anche in questo nuovo spettacolo, che presenta un live acustico, o per meglio dire alla Bianconi “country ruspante”, I Baustelle sono un’arma vincente che funziona sempre.

Questo grazie ad un mix riuscito che propone da sempre brani leggeri ma eleganti, pop ma di spessore, in cui i testi proposti, assimilabili alla musica d’autore, risultano comunque canticchiabili già dal primo ascolto. Se “Elvis” sembra entrato alla perfezione nelle orecchie del pubblico, l’entusiasmo esce fuori soprattutto coi classici della band: Un romantico a Milano, Charlie fa surf, la guerra è finita, Amanda Lear. C’è ancora spazio per la sorpresa finale: con Love Affair degli emozionati Baustelle salutano il loro numeroso pubblico.
Perché andare subito via quando si può godere del dj set di Fabio Nirta e dei profumi e dei sapori a km zero dei magnifici panini della Sila o dei cullurielli appena fritti?
C’è ancora tempo per porre fine a questa meraviglia…
Provare per credere!

 

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