ALBERTO MOLON: il nuovo disco HANNO RAGIONE TUTTI in uscita il 24 febbraio

ALBERTO MOLON

“HANNO RAGIONE TUTTI”
(Autoprodotto)
Data di uscita: 24 febbraio 2017

foto Giacomo Capraro

“Hanno ragione tutti” è il nuovo lavoro di Alberto Molon, cantautore veneto giunto alla terza pubblicazione dal 2013 ad oggi. Il disco – in uscita il prossimo 24 febbraio e anticipato dalla title track come singolo – è stato prodotto da Martino Cuman (Non Voglio Che Clara) e raccoglie undici canzoni di songwriting pop-rock apparentemente classico, fra brani ironici, altri più interiori e sentiti, altri ancora capaci di delineare con poche parole delle situazioni che tutti abbiamo vissuto almeno una volta nella vita.
Tuttavia, a completare questa classicità di scrittura, c’è in “Hanno ragione tutti” un proposito preciso che lo rende un disco abbastanza raro nel panorama pop italiano contemporaneo, lontano sia dall’indie-pop che va per la maggiore sia dalle brutture delle produzioni mainstream odierne.

Non è la prima volta infatti che Alberto Molon lavora con Martino Cuman (è già accaduto con i due lavori precedenti) ma è qui che quest’ultimo è intervenuto sui brani a livello di produzione e arrangiamento in un modo così determinante che Alberto ha deciso di cofirmare le tracce, testimoniando un dialogo musicale risultato quantomai proficuo.
Molon è un cantautore che ama il primo Vasco Rossi e in generale le cose migliori del pop italiano degli anni ’80. A ciò unisce la sua passione per gli U2 (vedi l’ironica traccia di apertura “Volevo essere The Edge”), per i Beatles e per David Bowie, effervescenze di uno spirito blues-soul che talvolta fa capolino qua e là. Ma la sua scrittura ha anche la stessa indole dei migliori cantautori pop mainstream degli ultimi anni, gente come Mario Venuti o Max Gazzè, da cui Alberto riprende non un’influenza diretta ma una visione del pop nobilitata, che non tralascia mai di essere leggera e immediata.

Su queste fattezze Martino Cuman ha innestato arrangiamenti che arricchiscono le parti musicali dei brani, ampliandone le tonalità e i colori ed inserendo passaggi di suono sorprendenti, fra riff chitarristici raffinati, synth crepuscolari e innesti di groove vitaminico. Dettagli che comunque rimangono sempre un passo indietro rispetto alle canzoni, ampliandone semmai la capacità comunicativa. In altre parole “Hanno ragione tutti” è un disco dove i brani, dal primo all’ultimo, reggerebbero pure da soli chitarra e voce, mentre è la loro misura ad essere stata “spostata”, pur senza stravolgimenti, lungo altre direzioni, grazie ad un tour de force in studio (tutto è stato registrato in soli cinque giorni) che ha dato i suoi frutti.

Dietro l’aria a volte scanzonata a volte seria (ma mai seriosa) di Alberto Molon, c’è il disco di un cantautore dall’ottima penna. Capace di episodi beffardi (la title-track), ma anche di ballate emotive sull’assenza (“Dove sei”) e sulla necessità delle sconfitte (“Meglio un taglio che niente”). Fino alla straordinaria visione ancestrale di “E forse”, radicalmente all’opposto dei toni da commedia all’italiana di “La storia di un film”, ispirata dal latin-lover Gigi Rizzi.
Tutte sfaccettature della natura multiforme di Alberto Molon e del suo disco capace al contempo di fare sorridere e luccicare gli occhi. Riuscendo in quella prima, necessaria funzione che ogni disco pop dovrebbe avere: parlare a tutti e di tutti, tenendo una piacevole compagnia.

 

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