A cura di Massimiliano (Max) Orrico
Sedie rosse tutte occupate dal pubblico accorso numeroso nella sala capitolare del Chiostro di San Domenico per il secondo appuntamento con In-Chiostro Sonoro alle porte del centro storico di Cosenza.
Nel tardo pomeriggio di un giovedì di novembre, dal fondo della sala, oltre le file di gente seduta ai lati in penombra, alla fine del corridoio, centrale, un cappello, e una Martin sono illuminati da una lampada.
Massimo Garritano seduto, viso coperto dal cappello e chinato a carezzare la chitarra dà inizio alla sua performance.
Coadiuvato da una Lap Steel e da un bouzouky assieme ad una Martin, Garritano incuriosisce le persone in sala con pezzi del suo ultimo album Present e con composizioni precedenti.
La performance è caratterizzata oltre che dai cambi strumento anche dai cambi accordature tra un pezzo e l’altro.
Il tempo è sapientemente utilizzato da Massimo per scambiare due parole col pubblico, talvolta raccontando la genesi dei pezzi, altre aneddoti sulla stessa accordatura con botta e risposta di qualche curioso.
Atmosfere diverse risuonano in ogni brano, dagli Indiani d’America a Nick Drake ad atmosfere più orientaleggianti; il panorama sonoro di Garritano in solo è variegato e, nella scaletta, vede anche un pezzo che porta il titolo proprio dell’indimenticato chitarrista inglese.
Echi del film Paris, Texas si sentono durante l’esecuzione di alcuni brani del chitarrista, reduce da una tournée che l’ha visto girare l’Italia e da collaborazioni che lo hanno portato financo negli States. Le sue dita, che scivolano abilmente sulle corde e sul manico, restituiscono al pubblico delle belle sensazioni.
Nel salutare e ringraziare l’associazione culturale UniterpreSila e i diversi musicisti presenti in sala, Massimo ricorda al pubblico il prossimo appuntamento, quello di giovedì con Leon Pantarei assieme a Checco Pallone e il loro progetto Pitagoritmo.
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