Così Vicine: l’attesissimo disco di Ginevra Di Marco e Cristina Donà

di Antonio Bastanza

TRACKLIST

1) Un passo alla volta
2) Camminare
3) Confine
4) La rosa enflorece
5) Così vicini
6) Perpendicolare
7) J
8) 1/365

20 anni fa di questo disco si sarebbe parlato come di uno dei più attesi lavori dell’anno, con le due voci femminili più importanti della musica italiana degli anni 90 una accanto all’altra, pronte a sostenere, completare e sublimare le capacità artistiche l’una dell’altra.
Beh, oggi è ancora così: poche cose hanno elettrizzato di più l’ambiente musicale italiano del disco di Ginevra Di Marco e Cristina Donà e la velocità con cui il crowfunding lanciato per la realizzazione di questo lavoro ha raggiunto l’obiettivo l testimonia.
Ginevra e Cristina rimangono, ad oggi, un meraviglioso unicum nel panorama artistico italiano, con una una sequela di Targhe Tenco che testimoniano quanto siano amate dalla critica e da quella parte di ascoltatori che ha dato sempre moltra più importanza alla coerenza del loro percorso musicale, alla forza delle loro idee, alla qualità di brani realizzati non seguendo le mode e in alcuni casi rifuggendole per cantare semplicemente quello che volevano.
Queesto disco rappresenta un manifesto perfetto di quello sono oggi queste due donne, amiche prima che stimate colleghe dai tempi dei CSI di “T.R.E.“, in cui la Donà apri molte delle date del tour, e da quella “Maryan” che le due cantarono insieme per un Tributo a Robert Wyatt nel 1998.
Che si tratti dei 3 brani inediti o della rivisitazione dei brani delle rispettive discografie, il risultato non cambia: sembra di aver a che fare con un lavoro musicalmente organico, compiuto, lontano anni luce dalla artificiosità che alcune collaborazioni si portano dietro. Il merito è senza dubbio legato alla vicinanza umana e alle affinità che legano Cristina e Ginevra, al fatto di essere “così vicine” nel modo di intendere l’arte, nel passato condiviso e nel presente che le lega, in un cammino da percorrere con lo stesso sguardo sulla realtà che le circonda e sui giorni a venire.

“Abbiamo deciso di scrivere nuove canzoni per rappresentare l’essere qui oggi, scoprendo una passione comune, il camminare, divenuto il tema di fondo del disco. Da lì siamo partite per raccontare in musica il senso del cammino: cammino come gesto quotidiano, come scoperta di sé nella natura, come risorsa ma anche come metafora, come osservazione del cammino altrui che spesso è fatica e sofferenza, il cammino di chi cerca una realtà migliore per sopravvivere, il cammino dell’essere madri. Camminare come spinta propulsiva verso la vita, la curiosità, il viaggio, la conoscenza, il tentativo di renderci, in ogni esperienza, persone migliori.”

I tre brani inediti del disco nascono proprio con lo scopo di fotografare il nostro tempo e le prospettive che ci aspettano: Un passo alla volta è una lettera d’affetto e amore tra due amiche di lunga data, una sorta di incitamento al coraggio nel procedere, Camminare, racconta la bellezza di uno dei gesti più semplici e rivoluzionari al mondo (“camminare è come respirare, vuol dire andare a tempo che ora è tempo di tornare a ripensare un po’ a noi), mentre Confine, il cui testo è stato scritto per Ginevra e Cristina da Francesco Gazzè racconta i sentimenti, le sensazioni e le paure di due persone che muovono dal Messico con il sogno di poter passare negli Stati Uniti, allargando poi il suo significato al grande fenomeno di migrazione che caratterizza questo nostro tempo, come unica eredità di politiche di sfruttamento, impoverimento e guerre.

La rosa enflorece, canto popolare sefardita che affonda le sue origini in epoca molto antica, fa da spartiacque tra gli inediti e i brani del repertorio di Ginevra e Cristina. Di Così Vicini e Perpendicolare c’è poco da dire: la versione in duetto non solo non toglie nulla a due canzoni del repertorio della Donà emozionanti come poche ma sembrano quasi esser stata scritta appositamente per questa collaborazione. J e 1/365 arrivano invece direttamente dal passato della Di Marco, la prima da Disincanto meraviglioso disco del 2005 mentre la seconda è un brano di Montesole, disco dal vivo registrato nell’occasione che sancì, dopo lo scioglimento dei CSI, la nascita dei P.G.R. in cui Ginevra aveva un ruolo ben più rilevante rispetto al passato.

Affiancate nella produzione artistica e nella realizzazione musicale dai compagni di sempre, Francesco Magnelli (piano, magnellophoni), Andrea Salvadori (chitarra, tzouras) e Luca Ragazzo (batteria) per la Di Marco, con l’aggiunta del produttore e co-autore degli ultimi dischi di Cristina, Saverio Lanza (chitarra, basso), con questo lavoro Ginevra e Cristina hanno vinto il Premio Speciale Mei 2019 riconoscimento che gli verrà consegnato il 5 ottobre al Teatro Masini di Faenza.

Aver dovuto attendere così tanto tempo per ascoltare nuovamente una accanto all’altra Ginevra Di Marco e Cristina Donà non toglie nulla ma proprio nulla a un disco che, totalmente lontano da voglie di revivalismo, trasuda bellezza dalla prima all’ultima nota.

Potrete incontrarle nel tour estivo che toccherà le maggiori città e i festival più prestigiosi della nostra Penisola:
28 giugno Genova (Lilith Festival – Giardini Luzzati)
3 luglio Firenze (72°estate Fiesolana – Anfiteatro Romano di Fiesole)
12 luglio Valdagno (Vi) (Festival Femminile Singolare – Parco La Favorita)
13 luglio Bologna (Botanique – Giardini Via Filippo Re)
15 luglio Torino (Todays Festival- Conservatorio Giuseppe Verdi)
16 luglio Milano (Estate Sforzesca – Castello Sforzesco)
20 luglio Rovigo (Tra ville e Giardini Festival)
21 luglio Carpi (Mo) (Festival Mundus – Piazzale Re Astolfo )
7 agosto Assisi (Pg) (Riverock Festival – Lyrick Summer Arena)
23 agosto Roma (‘Na cosetta Festival- Via Mandrione 63)

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