A cura di Renata Rossi
EDDA E MAROK
“Noio; volevam suonar.”
(Contempo Records)
TRACKLIST
MARANZA
SERVI DEI SERVI
NOIO
STAI ZITTA
MADONNINA
BEBIGIONSON
ESCE IL SANGUE DALLA NEVE
ACHILLE LAURO
SOGNANDO
MANTRINO
CASTELLI DI SABBIA
Un anno terribile questo 2020 per tutti, nessuno escluso. Ciascuno è stato toccato in maniera diversa: molti devono fare i conti con la perdita dei propri cari, altri con un disagio psicologico che è difficile da accettare, altri ancora con una crisi lavorativa profonda. E tutti gli appassionati di musica hanno subito un duro scotto: addio a concerti e spettacoli dal vivo da marzo scorso. Si è persa dunque un’intera stagione di musica, cinema e teatro e, se non per qualche eccezione e con nuove e durissime regole, anche quest’estate sarà così.
Una situazione davvero incresciosa per chi ama stare sotto palchi, piccoli e grandi. Meglio non addentrarsi sulle difficoltà che stanno avendo e che chissà per quanto tempo ancora avranno gli addetti ai lavori, non solo cantanti, musicisti e attori, ma anche chi sta dietro al loro lavoro: parliamo di produttori, tour manager, addetti stampa, fonici e ancora dj, videomaker, e tanti, tanti altri.
A oggi pare si possa prendere un caffé al bar, mangiare una pizza e bere una birra con gli amici (senza abbracciarli, naturalmente, non sia mai!). Ma urlare a squarciagola le canzoni dei nostri beniamini sotto il palco no, non si può. Aspettare la fine dello spettacolo per ringraziare i musicisti, abbracciarli, acquistare nuovi dischi autografati, continuare la serata col dj set e consumare fino allo spasimo tutte le energie nel post serata è diventato impensabile ormai.
Tuttavia tanti artisti hanno saputo occupare al meglio il loro tempo: non solo live dalle loro camerette, che ce li hanno fatto sentire vicini anche durante il lockdown, ma tanto lavoro su materiale nuovo e nuova musica da “regalare” ai fan.
Nel caso di di Gianni Maroccolo e del suo amico e sodale Stefano Edda Rampoldi si parla proprio di regalo: il loro nuovo album “Noio; volevam suonar.” verrà infatti donato a chi lo ha ordinato entro il 15 giugno, pagando soltanto le spese di spedizione. Una trovata insolita, apparentemente folle, ma assolutamente non un album minore o fatto di fretta.
Non poteva esserci modo più bello di sentirsi vicini anche se distanti, ognuno a casa propria, con pochi mezzi a disposizione: un I-Pad, un Minimac, un basso, un piccolo synth e tante idee da sviluppare insieme. La voce unica di Edda e il basso di Marok sono lì con tutta la loro energia in un disco ricco di cover, citazioni, ironia, stranezze, pazzie.
Il titolo e la fantastica copertina sono un omaggio al celebre dialogo cinematografico fra i fratelli Caponi (interpretati da Totò e Peppino De Filippo) e il vigile milanese in Totò, Peppino e la malafemmina.
Si inizia con Maranza, una simpatica presa per i fondelli verso i Negramaro e verso la musica tamarra da discoteca. Servi dei servi, il primo estratto dall’album, accompagnato dal video diretto da Michele Bernardi è un omaggio allo scrittore Marco Philopat e allo storico centro sociale Virus. Il brano è dedicato a Milano e al suo passato così diverso dal presente in cui il capoluogo lombardo è diventato un posto superficiale e leggero. La canzone è anche un canto disperato verso il presente che ci vede “carcerati” nei nostri soffocanti appartamenti.
Si continua con brani solo in apparenza semplici, perché lontani da iperproduzioni, essenziali, ricchi di sentimenti contrastanti che viaggiano tra malinconia, follia e libertà.
Ma se il tutto nasce da un’idea di Marok non ci si può stupire; il musicista ha dato vita ad Alone, (di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi), un progetto musicale a “puntate” contrario ad ogni regola o schema discografico ed è lo stesso artista mente dei Deproducers, strano combo tra musica e scienza.
Amante delle collaborazioni, Maroccolo è stato membro fondatore dei Litfiba ha poi fatto parte dei leggendari CSI ed è stato il migliore bassista che i Marlene Kuntz abbiano mai avuto.
Tra tributi deliranti e punk colpisce quello al cantautore e pittore americano recentemente scomparso Daniel Johnston, il brano Bebigionson. Esce il sangue dalla neve è invece una splendida canzone di Edda scritta insieme al musicista Alessandro Grazian, che, riarrangiata da Maroccolo con la collaborazione Flavio Ferri dei Delta V, diventa uno dei brani più emozionanti e intimi del disco. Non manca un omaggio ad Achille Lauro a cui i due musicisti addirittura intitolano un brano.
Il momento più intenso si vive probabilmente con “Sognando” di Don Backy: chi ama la voce di Stefano non potrà restarne indifferente.
Che strana estate, senza musica dal vivo e senza abbracci!
Forse anche per questo un gesto unico come quello di Marok e Edda che decidono di regalarci un disco vale tanto,
GRAZIE DAVVERO!
L’album è un regalo offerto dagli artisti, da Contempo Records e dai partner coinvolti nel progetto. Per riceverlo, è necessario inviare un preordine entro il 15 giugno 2020 a mailorder@contemporecords.it, effettuando un versamento di €9 a copertura delle sole spese di spedizione e consegna. Gli ordini verranno evasi il 30 giugno 2020. IMPORTANTE: solo gli ordini pervenuti entro il 15 giugno danno diritto alla copia regalo.
di +o- POP