“15 anni Tormentati” – Presentazione del nuovo disco di Boomdabash “Dont’worry – il best of (2005 – 2020)

 

A cura di Diana Valnoir

 

 La presentazione del nuovo disco dei Boomdabash è fissata per la tarda mattinata, il solito gyokuro fumante sul tavolo, il solito gatto che staziona sui vinili alle mie spalle e fuori la neve che cade copiosa, attendo così davanti al mio iPad che di connettano tutti gli addetti stampa e che si possa partire.

Certo, lavorare da casa ha pure i suoi vantaggi soprattutto in giornate come questa, perché con la neve è decisamente più scomodo spostarsi anche se io piuttosto che qui preferisco andarci sotto la pioggia e senza ombrello alle presentazioni, agli showcase, e una volta pure ai concerti…  Ve li ricordate i concerti?

Non possiamo fare altro che aspettare che ritornino da noi.

Come molti sono  in astinenza e a volte la notte mi capita di andarci nei sogni salvo poi svegliarmi al mattino e restare con l’amaro in bocca.

Comunque, torniamo a noi.

Siamo davvero in molti ad attendere che i Boomdabash ci accolgano nel loro studio in Puglia mentre Ketra è già sintonizzato da un altra località segreta.  

Dopo l’uscita del nuovissimo brano “Don’t worry”, Venerdì 11 Dicembre esce Don’t worry (Best Of 2005-2020), una raccolta tra inediti e grandi successi per celebrare i primi 15 anni di carriera della band.

 Il disco già disponibile in pre order https://lnk.to/DW_BESTOF  esce su etichetta Soulmatical Music / Polydor (Universal music Italy).

 

La band è dunque pronta a ripercorrere i primi 15 anni del loro percorso musicale attraverso una collection di  brani inediti e alcuni dei loro successi che sarà disponibile in digitale e in fisico su vari supporti per accontentare anche i fan più accaniti.

All’interno della raccolta  22 brani fra cui le più grandi hit come “Mambo salentino”, “karaoke”, “Per un milione”, “Il solito italiano”, “Barracuda”, “Non ti dico no”, a cui si aggiungono tre inediti tra cui il singolo apripista che titola l’intero progetto “Don’t worry”, “Marco e Sara” e “Nun tenimme paura” feat Franco Ricciardi. Non trascurabili i due brani come “Danger” e “She’s mine”, i primi ad aprire la carriera della band e incisi per la prima volta in assoluto su un supporto fisico.

L’atmosfera è distesa e scherzosa, i ragazzi ci tengono a raccontarci il loro percorso per farci capire come sono arrivati qui.

“Se ci guardiamo alle spalle rifaremmo tutto quello che abbiamo fatto fino qui – dichiara la band – sono stati 15 anni intensi, pieni di gioia e di molti sacrifici. La musica ci ha dato la forza di superare molte difficoltà e per questo non l’abbiamo mai abbandonata. Don’t worry – il best of è molto più di una raccolta di successi e brani inediti, è la fotografia del nostro modo di vivere e concepire la musica, è l’essenza dei nostri primi 15 anni insieme. Siamo molto legati a questo progetto in quanto costituisce una bella fotografia di quello che siamo e che siamo stati. Oltre ai brani nuovi il pubblico ha con questa speciale collection la possibilità di poter conoscere anche i Boomdabash delle origini. La nostra grinta è sempre stata quella sin dal principio, la gavetta è stata lunga, noi siamo rimasti però gli stessi di sempre, i piedi sempre ben ancorati a terra e una forte determinazione nel voler fare la nostra musica. Negli anni abbiamo lavorato con tantissimi amici e artisti che naturalmente non potevano mancare nel nostro primo best of ”

I Boomdabash con “Don’ t worry, tornano a sorprendere il grande pubblico con un brano ricco di energia e positività, un invito a non perdere la speranza nonostante i molti momenti bui della vita quotidiana una sorta di “We Are The Word” in chiave italiana, penso io al primo ascolto.

Don’t worry diventa pertanto uno slogan che ci invita alla speranza soprattutto in un momento particolare come questo.

I 4 ragazzoni ci spiegano che dietro all’idea del Best Of c’è la voglia di suggerire questo viaggio a chi ci conosce da poco. Tante persone, infatti, hanno imparato a conoscerci grazie ai tormentoni dell’estate e non sanno chi siamo stati prima.

Ci concediamo giusto dopo aver bevuto la mia terza tazza di tè verde.

Ok ragazzi, tempismo perfetto.

Ci si becca la prossima volta con una birra ghiacciata in mano sotto il palco.

 

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