Buon viaggio Erriquez

© Sonia Golemme

di Massimiliano (Max) Orrico

È San Valentino e stanotte sarà una notte senza luna e non basteranno 20 bottiglie di vino per fermare un ubriaco nel suo cantare amore alla fortuna.
Enrico Greppi conosciuto come Erriquez della Bandabardò si è unito agli Uomini celesti di battistiana memoria da lui stesso cantati tante e tante volte.
Il sorriso e la vitalità sotto quella barba lunga che hanno accompagnato tanti di noi nelle feste che erano i concerti della Banda ha fatto sì che non ci accorgessimo del suo male al quale da bravo partigiano ha fatto resistenza fino all’ultimo.
Partigiano sì, Erriquez appartiene a quel mondo della musica italiana politicamente orientata, da I ribelli della montagna reincisa assieme ai Modena city Ramblers, a quella “Rosina amica di baci francesi”, la sua Rosa Luxembourg, o a quel “Io seguo Che Guevara” di Tre passi avanti e così cantando cantando lungo tutti i dischi della Bandabardò.
Non si è mai rilassato il nostro perché sapeva che sarebbe collassato come hanno cantato con lui gli amici Max Gazzè, Carmen Consoli, Caparezza e Daniele Silvestri nel riarrangiamento di Beppeanna.
I concerti qui sotto palco senza di lui saranno altro, la sua voce che dispensava alchimie di sorrisi diritti al cuore e alla mente, e sì stanotte sarà di nuovo Mojito football club.
Enri’ il mondo che vorremmo abitare va ancora finito di colorare e allora alziamo le braccia e stiamo pronti a ricevere il sole.
Cervesa para todos

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