[Recensione] Dormi: Il favoloso mondo di Emma Nolde

ph. Luca Gipponi

EMMA NOLDE

DORMI

(Woodworm/Capitol Records Italy)

 

TRACKLIST

1. Fuoco coperto (intro)
2. Voci stonate
3. La stessa parte della luna
4. Dormi
5. Respiro
6. Non so chi sei
7. Te ne sei andata per ballare
8. Storia di un bacio
9. CQVT
10. Ti prometterei

 

A distanza di due anni da Toccaterra, piccola fiammella di luce uscita in un periodo di assoluta cupezza e probabilmente anche per questo non celebrato a dovere, Emma Nolde pubblica il suo secondo album.

Potremmo chiudere la recensione qui, subito, dicendo che Dormi è uno dei migliori dischi italiani dell’anno, intenso ed emozionante, leggero come una piuma che ti accarezza il viso.

Potremmo dirvi di quanto sia grande la curiosità di ascoltare dal vivo i 10 brani, che toccano le corde dell’anima e riempiono lo straniamento dei malinconici giorni d’autunno.

Potremmo parlarvi della magia del ritorno a casa, della forza di idee oblique e non convenzionali, della lontananza e dei ponti tra persone distanti, di ninne nanne, di energia e risate, di illusioni e inganni, di maledette mancanze, di baci, di tanto amore, di promesse che forse lo diventeranno e forse no.

Potremmo anche dirvi che non si accettano scommesse sul fatto che Voci Stonate diventerà uno degli inni della Generazione Z e che fiumi di lacrime si spargeranno sulle note di Fuoco Coperto e Te ne sei andata per ballare.

Potremmo, infine dirvi che Emma Nolde da oggi finisce di essere una delle promesse della musica e si proietta in una dimensione diversa: Dormi è una certezza, un disco compiuto e potente, ben oltre le previsioni, ben oltre le aspettative.

Potremmo, ma non basterebbe, perchè questo disco è molto di più

A volte ti trovi a combattere qualcosa che non puoi controllare, qualcosa di troppo più grande di te o qualcuno di troppo lontano da te.
In quel momento puoi solo chiudere gli occhi e immaginare qualcosa di diverso, qualcosa di migliore. Puoi difendere il tuo futuro, proteggere i tuoi ricordi.
Quando piove forte devi ripararti e questo disco è stato il mio riparo.

Dormi è uno spaccato, raccontato in modo estremamente personale, di una parte di una generazione che ha davanti più incertezze e dubbi che speranze.

La Nolde riesce a padroneggarie registri diversi, a liberare le mille sfaccettature della sua voce, a colorare il proprio affresco con una varietà di colori e allo stesso tempo dà la netta sensazione di poter fare ancora di più, di avere mille storie da vivere e da raccontare.

Il talento compositivo di Emma Nolde muove dalla sensibilità, dalla capacità di percepire le emozioni che la circondano e riversarle nei brani. Il suo connubio con Francesco Motta ha dato sostanza e compattezza a canzoni che spiccano per grazia e leggerezza sia nei momenti più accesi che quando la voce di Emma diventa lieve come un sussurro.

Corpo e anima, insomma, a dimostrazione di come Motta sia stato eccezionalmente bravo nel consigliare e aiutare Emma, senza prevaricare o imporre: se qualcosa del cantante toscano c’è in questo disco è nella indubbia coerenza artistica, nelle scelte sempre al rialzo, nello scommettere sul qualcosa di inaspettato e non convenzionale senza scadere nella ricerca del virtuosismo a tutti i costi.

Dormi non è un disco modaiolo, che cerca di piacere a tutti i costi, ma un lavoro sincero ed emozionante, come solo i vent’anni sanno essere.

E proprio per questo piace.

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