[RECENSIONE] CARNE OSSA, il nuovo progetto dei MARRANO

a cura di Erica Biscuolo

 

Marrano

Carne Ossa
(Lostdog Records/ADA Music Italy)

 

La tracklist:

  1. Tutto (è niente) 
  2. Ekomostro 
  3. Bruciare 
  4. Presto 
  5. Pugno 
  6. Carne ossa 
  7. Poveri diavoli 
  8. In mente 
  9. All’inferno c’è il sole

 

Carne Ossa, in uscita il 17 febbraio, è il nuovo progetto dei Marrano, power trio rock nato a Rimini nel 2015 e composto da Andrea Fantini (basso e voce), Daniele Paglialonga (voce, chitarra e pianoforte) e Nicola Abati (batteria e synth). Supervisionato musicalmente da Davide “Divi” Autelitano de I Ministri che ne ha curato la produzione, Carne Ossa è un album travolgente, le cui nove tracce fanno esplodere tutta l’energia e l’arroganza del rock alternativo.

Il disco viene anticipato dall’uscita di tre singoli, Poveri diavoli, Ekomostro (con il quale vanno in copertina di Rock Italia su Spotify), e Bruciare. Si tratta del terzo album in studio per la band che segue i precedenti progetti: Gioventù spaccata, pubblicato nel 2017 e il cui tour ha dato la possibilità al gruppo di condividere palchi con artisti come Ministri, Andrea Laszlo De Simone, Gazebo Penguins, Havah e tanti altri, e Perdere, secondo disco del 2020, anticipato dai singoli Golf e Blue Whale.

Nato durante gli anni di forzata “reclusione musicale”, senza concerti e musica dal vivo, Carne Ossa rappresenta per la band la risposta ad un periodo di dubbi e incertezze che, da un lato, ha dato agli artisti la forza e la spinta per valorizzare i propri punti di forza, l’attitudine urgente e sfrontata (ben incanalata nelle chitarre distorte e potenti e nei ritmi impetuosi), la rabbia e il bisogno di un cambiamento, e che allo stesso tempo è stato il pretesto per aprirsi verso sonorità nuove e finora inesplorate. 

“Carne ossa è il nostro terzo disco: nove canzoni nate in questi ultimi anni di dubbi, paure e stravolgimenti”, spiegano i Marrano. “Nove canzoni che cercano di essere un porto per chi si sente perso e disilluso. Nove canzoni che vogliono esprimere l’urgenza di fermarsi e ripensare alla propria storia e ai propri limiti. Limiti esasperati che ci hanno portato contromano, fino in fondo, fino al nostro punto di rottura, fino a scoprire che all’inferno c’è il sole”.

Da Ekomostro, passando per Bruciare, Pugno, fino alla title track Carne Ossa, la prima metà dell’album si presenta come un muro di suoni compatto, diretto e schietto, ma è la seconda parte, maggiormente diversificata a livello di sound e tematiche, ad arricchire ed elevare il progetto, con tre tracce (Poveri diavolo, In mente, All’inferno c’è il sole) capaci di svelare un volto inedito della band, maggiormente introspettivo e riflessivo, che risulta il momento più musicalmente interessante dell’album e che meriterebbe essere approfondito nei progetti futuri. 

 

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