[Intervista] POM la band di Amsterdam presenta ‘WE WERE GIRLS TOGETHER’

Band di Amsterdam, POM dimostrano che un suono più naturale e diretto possa combinarsi perfettamente con un’atmosfera allegra e riconducibile alla vita quotidiana. Ispirati dal Britpop, dal punk e dal garage rock, hanno dato vita al loro speciale ‘fuzzpop’, arricchito da un energico ed esuberante show dal vivo.

Il debutto arriva nel 2019, con il singolo ‘Down The Rabbit Hole‘, brano che ha superato i 2 milioni di streaming, seguito due anni dopo dall’ep ‘Lately’ (su’etichetta Mattan Records), in cui è contenuto il brano ‘Two‘, che ha accelerato la carriera dei POM quando è stato utilizzato per una campagna internazione su larga scala da Zalando. All’ep ha fatto seguito il doppio singolo ‘Toni / Piglet‘.

Sin dagli inizi, POM si sono contraddistinti per i loro concerti coinvolgenti e pieni di energia e, dal circuito underground, sono passati rapidamente al primo tour nei club in Europa alla fine del 2021. Nominati come 2° migliore band dal vivo ad Eurosonic Festival 2022, POM hanno continuato la loro ascesa con una lunga tournée che ha contato 36 presenze a festival europei e 24 spettacoli nei club, tra Germania, Paesi Bassi e Spagna.

Il 10 novembre 2023 arriva, sempre su etichetta Mattan Records, ‘We Were Girls Together’, il debutto sulla lunga distanza, un viaggio verso l’età adulta tra cambiamenti, aspetti positivi e negativi e la ricerca della propria identità.

Un argomento importante del disco è legato ai problemi di salute mentale che la cantante affronta come depressione, isolamento, dissociazione e stress. Brani come ‘Eskeleton’ ‘RUN’ parlano del trauma e dell’impatto duraturo che questo può avere su una persona. L’album esplora come questi cambiamenti influenzino le relazioni con le altre persone, ed incarna il sentimento agrodolce di nostalgia quando si pensa al passato e si deve lasciare andare ciò che si era.

La pubblicazione di ‘We Were Girls Together’ è accompagnata da un tour europeo che ha portato POM in concerto in Olanda, Lussemburgo, Francia, per arrivare, a marzo, in Germania, Svizzera ed Italia.

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Come avete iniziato a fare musica?
– Abbiamo fondato la band per un progetto scolastico del nostro bassista e cantante. Frequentavamo insieme la stessa scuola di musica.
Dopo aver scritto le canzoni ed esserci esibiti per questo progetto scolastico, abbiamo deciso di voler stare insieme…era molto divertente.

Durante il processo creativo qual è il vostro momento preferito?
– Mi piace molto quando facciamo esperimenti casuali nello studio di registrazione.
O quando da un errore nasce il sound giusto. Sono le decisioni spontanee che prendiamo che sono davvero divertenti (Joy)
– Quando registriamo le canzoni in studio ci sono sempre piccole cose che facciamo modificare. Realizzare la struttura della canzone può sembrare naturale, ma per me (Luc), nel processo di registrazione si prendono decisioni strane che aggiungono un po’ di magia all’opera finale.

I vostri testi sono personali e sinceri. Come trovate il coraggio di condividere storie così vulnerabili con i fan?
– Io (Liza) penso che questo coraggio provenga dalla motivazione di voler condividere la mia storia con gli altri. Noto che quando si esegue una canzone per la prima volta c’è sempre un po’ di paura, soprattutto se la canzone contiene argomenti che non ho mai raccontato prima.
Ma dopo un po’ tutto scorre con naturalezza e lo spavento iniziale scompare.

Per quanto riguarda il processo di scruttura collettiva? Qual è l’equilibrio tra testi, melodie e armonie e il groove in termini di suono?
– Quando scriviamo canzoni, di solito iniziamo con gli strumentali che scriviamo intorno a un’idea specifica o a una demo presentata da qualcuno della band. Successivamente, i testi sono scritti in base al sentimento che questi brani strumentali suscitano io (Liza). Quindi il groove e le melodie degli strumenti in un certo senso decidono di cosa parlerà canzone, modellando così i testi.

Come è cambiata negli anni l’interazione all’interno del gruppo?
– Dopo aver suonato insieme per così tanto tempo, siamo molto sintonizzati l’uno con l’altro. A volte creare nuova musica sembra così facile perché sappiamo cosa vogliamo e cosa possiamo aspettarci.
– Il fatto che stiamo insieme da così tanto tempo ha cambiato anche il nostro rapporto. Per me (Liza), sembriamo una famiglia. Andare in tournée insieme è molto divertente

Siete emozionati per il tuo primo tour in Italia?
– In questo tour, la musica sarà il numero 2, e il buon cibo sarà il numero 1 (Gioia)
– Assolutamente!! Spero (Luc) ci sia tanto sole e non vedo l’ora di incontrare nuove persone.
– A me (Liza) piace sempre andare in tournée in posti nuovi, perché conosciamo nuove culture e incontriamo nuove persone durante i live.

 

tour italiano

17 marzo, Verona, Fine di Mondo
18 marzo, Modena, Nowhere Club
19 marzo, Perugia, Marla
20 marzo, Tarquinia (VT), Boa Sorte
21 marzo, Pesaro, Circolo Mengaroni
22 marzo, Lecco, Circolo Libero Pensiero
23 marzo, Bologna, Covo Club
24 marzo, Torino, Blah Blah

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