Emiliano Merlin (unòrsominòre.) – #PiuomenoEstate

Estate tempo di vacanze, di mare, di monti, avventure e relax. E di musica ovviamente!
Abbiamo chiesto agli artisti che in questi mesi ci hanno più emozionato con le loro canzoni di parlarci del loro rapporto con la stagione più calda dell’anno!

Ecco cosa ci ha detto Emiliano Merlin in arte unòrsominòre.

Dove facevi le vacanze da bambino e dove le fai ora?

Cropani Marina, in provincia di Catanzaro. Coi miei partivamo i primi di giugno (saltavo gli ultimi giorni di scuola) e stavamo giù tre settimane. Erano gli anni ’80, si era tutti ricchi. Credo siano i ricordi più belli della mia vita, il mare cristallino, la spiaggia bianca e deserta per chilometri, gli scarabei tra le dune con le piante di calcatreppola, Quelli della Notte la sera in TV, i miei genitori giovani e sereni, questa Calabria brulla, semidesertica e arsa dal sole, e nessun pensiero a offuscare la mente.

Quale canzone per te significa estate e per quale motivo?

Ce n’è qualcuna legata ai ricordi di quelle vacanze, e di quelle degli anni successivi, da adolescente: Easy Lady di Spagna, Pippo di Zucchero, roba così. Poi a un certo punto ho iniziato ad amare la musica meno estiva in assoluto e quindi i tormentoni da spiaggia li ho odiati incondizionatamente, rifugiandomi per sempre nella musica piovosa di Seattle o in quella delle nevi norvegesi.

Sei sotto l’ombrellone e all’improvviso parte una canzone dalla radio del tuo vicino: quale vorresti che fosse?

Al momento ti rispondo A night like this dei Cure, senza un motivo particolare. Ma può andare bene anche Voglio andare al mare, di Vasco.

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