Julie’s Haircut: un ritorno oscuro e minimale

A cura di Antonio Bastanza

 

In The Silence Electric

Julie’s Haircut
(Rocket Recordings)

 

Tracklist:

1. Anticipation Of The Night
2. Emerald Kiss
3. Until The Lights Go Out
4. Lord Help Me Find The Way
5. Sorcerer
6. Darlings Of The Sun
7. In Return
8. Pharaoh’s Dream
9. For The Seven Lakes

 

Il 4 Ottobre 2019 deve essere qualcosa tipo il giorno del giudizio da quante sono le uscite musicali previste.
In questo marasma di proposte musicali, alcune delle quali particolarmente attese, non va assolutamente dimenticato il nuovo lavoro della band italiana più internazionale che ci sia: i Julie’s Haircut.

Forte di una carriera ventennale, recentemente festeggiata con un mini documentario sul disco che diede inizio a tutto, “Fever In The Funk House”, che li ha visti calcare i palchi di tutto il mondo, la band emiliana pubblica il suo secondo lavoro per l’etichetta inglese Rocket Recordings scegliendo trame cupe e atmosfere oscure, tanto da trascinare l’ascoltatore in una sorta di viaggio onirico in un buio profondo abitato da suoni affilati e sghembi. Strati e strati di suono riempiono l’oscurità senza ridondanza, anzi con un mirabile sforzo di minimalismo, talora squarciando il muro sonoro con fiammate elettriche, in quel crescendo di coinvolgimento emotivo tipico dei lavori dei Julie’s Haircut.
Che sia un buon disco non può esser messo in dubbio, così come che si tratti anche di un lavoro che non sposta di molto il giudizio su Giovanardi e soci, che hanno scelto da sempre un percorso difficile, senza compromessi artistici, fatto di una evoluzione sonora intransigente che a volte deriva nell’autocompiacimento ma che rimane una dei pochi fari di qualità nel panorama musicale italiano.
A parte i singoli “Sorcerer” e “Until The Lights Go Out” a brillare nella tracklist di “In The Silence Electric” sono “Anticipation of The night“, che è forse, tra sussurri e scariche elettriche, il brano migliore dell’album, e “Pharaoh’s Dream“, in cui l’incedere ipnotico e battente valorizza tutti gli elementi artistici del sestetto, dalle chitarre al sax, fondendoli mirabilmente in un brano dal sapore sognante.
Una nota a parte merita la copertina, una splendida immagine dell’artista tedesca Annegret Soltau, famosa per i suuoi lavori in cui le immagini sono come cucite da un filo nero.

Il Tour

02.10 Chester (UK) – The Live Rooms
03.10 Leicester (UK) – The Soundhouse
04.10 Manchester (UK) – The Peer Hat
05.10 Londra (UK) – The Shacklewell Arms
11.10 Carpi (IT) – Kalinka
12.10 Firenze (IT) – Glue
18.10 Torino (IT) – Spazio 211
19.10 Monza (IT) – Tutto il Nostro Sangue @ Arci Scuotivento
21.11 Cagliari (IT) – Karel Music Expo
23.11 Livorno (IT) – The Cage
30.11 Roma (IT) – Angelo Mai
10.01 Milano (IT) – Ohibò
11.01 Bologna (IT) – Locomotiv Club

 

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