Alessio Lega – #PiuomenoEstate

foto Rosalba Amorelli

Estate tempo di vacanze, di mare, di monti, avventure e relax. E di musica ovviamente!
Abbiamo chiesto agli artisti che in questi mesi ci hanno più emozionato con le loro canzoni di parlarci del loro rapporto con la stagione più calda dell’anno!

Ecco cosa ci ha detto Alessio Lega

foto Rosalba Amorelli

 

Dove facevi le vacanze da bambino e dove le fai ora?

Sono nato a Lecce nel 1972, e come le famiglie leccesi proletarie (ma non troppo), all’estate si andava in uno dei vicini lidi, nel nostro caso Porto Cesareo sullo Jonio. In una piccola piccola casa ci si entrava in tantissimi, tutta una famiglia allargata a nonni, zii, cugini… poco male, la casa era solo un pretesto per dormire, la giornata la si passava sul mare, anzi, per quanto mi riguarda “in mare”: regredivo alla stato anfibio, portavo in permanenza pinne e boccaglio, tanto che prendevo un’abbronzatura col segno della maschera. Vacanze infinite, fumetti, sale sulla pelle, ci si scordava di tutto, piccoli selvaggi per tre mesi. Poi crescendo mi isolai sempre di più, sempre più inquieto, restavo a Lecce che all’epoca d’estate era una landa deserta. Oggi, facendo il musicista, le vacanze non esistono perché si corre dietro a ogni concerto, se scendo a Lecce a trovare i miei mi ritrovo una delle più ambite e frequentate mete turistiche d’Italia. Oggi per me la vacanza sarebbe passare una settimana di seguito in casa a Milano.

Quale canzone per te significa estate e per quale motivo?

La mia memoria non si aggrappa alle canzonette: da bambino ero un essere molto isolato e quasi selvaggio, mi piaceva la musica classica, l’Opera… da adolescente odiavo la discoteca. Certo ricordo le estati degli anni ’80 dominate da Battiato o da “Fotoromanza” della Nannini, ma sono ricordi “esterni”, ricordi degli altri… le mie estati sono piene di parole e suoni ma senza musica.

Sei sotto l’ombrellone e all’improvviso parte una canzone dalla radio del tuo vicino: quale vorresti che fosse?

Ah ah… tutte canzoni malinconiche: “Notte di luna calante” di Modugno, “Rimini” di De André, “Ciao” di Dalla

 

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