Il 2019 a “tempo” dei fotografi e dei redattori di Più o Meno Pop

© Roberto Fontolan

Un altro anno ricco di eventi e novità sta per volgere al termine e se ve li foste persi sarebbe una grandissima mancanza. Ecco perchè abbiamo deciso di ripercorrere i momenti più significativi. Così state sempre sul pezzo. Prego.

Partiamo con un gennaio di freddo e piogge irregolari, il mese con le temperature più basse del 2019. Il nostro Più o meno anno è iniziato con un’intervista a La Rappresentante di Lista, nella speranza che riscaldasse le nostre gelide giornate. Se ne occupa Giuseppe Visco, per lui questa intervista è stata la descrizione della corporeità de La Rappresentate di Lista e la consacrazione con Go Go Diva.

Ci scaldano talmente tanto che attraversiamo un febbraio incredibilmente soleggiato.  Per festeggiare il bel tempo, The Pineapple Thief aprono la seconda parte del tour di presentazione dell’album Dissolution al Viper Theatre di Firenze e grazie al loro mix di melodia e potenza regalano al pubblico un’esibizione di altissima levatura. Ne è testimone Marlene Chiti che partecipa a un concerto per chi non ha mai smesso di crederci.

Il marzo pazzerello che tutti ci aspettavamo non si presenta, ma a  Orlando Nardone questo non va proprio giù. Lui vuole la pazzia, per sopperire a questa mancanza si rivolge ai Coma Cose e si dedica all’ascolto del loro nuovo album Hype Aura. Marzo si trasforma così in un mese di scoperte e al tempo stesso di conferme, tanto che il duo milanese si candida di prepotenza come riferimento nel panorama musicale contemporaneo. Leggere per credere.

Aprile non prende una decisione: fresco, caldo, neve, insolazioni. Ogni agente atmosferico vuole dire la sua, senza curarsi dell’opinione degli altri. Tutto ciò si riversa chiaramente anche sugli esseri umani, ne è stato un esempio lampante il live degli Ex-Otago a Torino: in quel periodo Michela Gioia Guerrera riesce a intrufolarsi nella tana della band e assiste all’ideazione della scaletta del loro tour. Quel che ne esce è una sorta di caos geniale in cui la voce di ognuno dei cinque membri cerca spazio e lo trova. Più o meno.

© Alessandro Aimonetto

Primo maggio a Roma significa una cosa sola: il “Concertone”. Quest’anno ci siamo commossi ascoltando le parole di Ilaria Cucchi e abbiamo ballato con Achille Lauro, ma soprattutto, come al solito, ci siamo presi un sacco di pioggia. Serena Coletti corre verso la capitale perché il suo proposito per l’anno nuovo era quello di cantare sotto la pioggia e poterne descrivere i postumi qui.


Maggio è anche il mese che vede nascere la nuova rubrica Più o meno posta del cuore: la nostra prima amica di penna ci chiede se la cioccolata può sostituire un uomo e la risposta la troviamo tra i versi di Giorgia del 1997.

Arriva un’ondata di caldo da far entrare ricordare giugno come il mese con i picchi più alti dell’anno. Grazie giugno. Ma Paolo Cunico si arma di magnesio e potassio e riesce a partire per lo Sherwood Festival, che si conferma una felice realtà della musica dal vivo in Italia. Dimostra che si possono organizzare concerti che funzionano e rispettano l’ambiente, senza fare terrorismo all’ingresso e senza spennare ogni singolo avventore. Paolo ci racconta la serata con Francesco Motta

e I Hate My Village.

 

Il caldo permane anche nel mese successivo, quando Calcutta si presenta sul palco del Festival delle Invasioni con un avambraccio ingessato, tempestato di diamantini plasticosi, stelline e lunette che brillano sotto le luci dei riflettori e inizia il suo spettacolo alle 21:45 con Briciole. Praticamente parte a gamba tesa sul cuore del suo pubblico e di Karen Cucci

© Vincenzo Noletto

Nello stesso frangente, ma al Circolo Magnolia, la nostra Francesca Lotti partecipa al primo live italiano di Lizzo e la definisce la regina del self-love con una voce pazzesca e presenza scenica potentissima. 

Se dici agosto dici concerti e anche quest’anno, durante la settima edizione del Color Fest ci siamo divertiti tanto, complice l’ottima musica. Basti citare il set intenso dei Massimo Volume e i tanti incontri fatti: l’appuntamento estivo cui non vorresti mai mancare, soprattutto se ti chiami Renata Rossi e non puoi fare a meno di rispondere al richiamo della musica.

I festival e i concerti estivi non si fermano, settembre diventa l’inizio di una nuova era a ritmo del Jova Beach Party. Arriva l’ultima data di Milano, dove Jovanotti ci ha fatto danzare sulla Luna. A ballare per noi -e scrivere qui- c’è stata Lucia Filardi, insieme ad altre centomila persone, e scusa se è poco.

Con ottobre assistiamo a un vento partenopeo che soffia verso l’Islanda e che ci porta verso Blindur per fare un po’ di chiacchiere sulla sua ultima fatica discografica e noi dopo questo colpo di fulmine ci lasciamo trasportare dalla sua musica. L’innamorata Gloria Diana Valnegri usa come scusa questa intervista per poterlo conquistare.

Nello stesso periodo un rassegnato Michele Stalteri prova a fare qualche considerazione su quella frattura tra l’indie italiano vecchia scuola e il nuovo indie pop che sembra sempre più marcata. Parte tutto da Tommaso Paradiso che lascia i Thegiornalisti per dedicarsi alla carriera da solista o c’è dell’altro? La risposta qui.
In più, visto che siamo dei giocherelloni, diamo con questo mese il via a #Laperladellasettimana e ogni domenica pubblichiamo una canzone che rappresenti il mood della settimana o un evento che ci ha particolarmente colpito. La nostra prima perla è stata Il Tortellino dello Zecchino d’oro… chi ha orecchie per intendere, intenda.

Inizia poi a piovere, piovere e ancora piovere. Novembre è il mese più freddo, dove la nebbia e la foschia ci oscurano sia dentro che fuori, ma con i Caleidø tutto questo svanisce. Natascya Donola si munisce del loro album d’esordio Fate silenzio, preme play e non capisce più in che stagione siamo.

Arriviamo alla fine del 2019, dicembre ci porta tante novità tra cui pochissima neve, temperature da far accapponare la pelle a Greta Thumberg e il ritorno di Microchip Temporale dei Subsonica che Massimiliano (Max) Orrico si è goduto fino all’ultimo verso. Dopo l’ascolto, l’unica cosa che è stato in grado di pronunciare è stata: il tempo passa e le emozioni rimangono se ci stanno amici nel microchip. Se volete capirci qualcosa, ha speso più parole qui.


Infine, ultimo ma non ultimo, il concerto di Musica Contro le Mafie giunge alla sua decima edizione. Motta, The Zen Circus e Willie Peyote, insieme per promuovere la cultura della legalità. Il racconto di Maria Teresa Gigliotti ne riporta il risveglio della coscienza.

Cari lettori, si prevede un gennaio 2020 di ghiaccio, cosa ci riserverà il mondo della musica? Mentre ci struggiamo su questo interrogativo abbiamo preparato per voi una photogallery sui maggiori eventi di questo 2019, in rigoroso ordine sparso.

Qui, invece, tutte le photostory dell’anno!